Cos'è e come funziona il Ritmo con Segni?
Il Ritmo con Segni (Ritmo con Señas) è una forma inedita di fare musica, basata sull’improvvisazione collettiva. Attraverso una lingua di circa 150 segni realizzati con le mani ed il corpo, un conduttore coordina il flusso dell’improvvisazione musicale di un ensemble, trasformando l’insieme delle idee individuali in una vera e propria composizione collettiva in tempo reale.
Il Ritmo con Segni nasce nel 2006 a Buenos Aires, per mano del musicista argentino Santiago Vazquez, dalla volontà di unire la musica scritta e quella orale, le tradizioni ritmiche del mondo e l’accademia, senza vincoli di genere o strumento. Una musica unica e irripetibile, che assume le sembianze di chi vi partecipa.
Nonostante la persona che dirige utilizzi i segni per coordinare e generare un’infinità di idee ritmiche, ogni musicista avrà la responsabilità di generare nuove idee, risolvere sfide ritmiche e, in sostanza, comporre liberamente, in sinergia con gli altri una musica in cui si senta consapevole e presente.
In definitiva, ogni musicista è anche conduttore di se stesso e decide come interpretare un segno, come aiutare il conduttore con il proprio contributo o addirittura contraddirlo, quando la musica lo richieda. In questo senso è la musica stessa a disporre le regole del gioco.
A differenza di altre forme di improvvisazione, il Ritmo con Segni parte dal presupposto che qualsiasi contributo musicale venga portato, eccezion fatta per gli assoli, dovrà essere ripetuto con esattezza, fino all’intervento del conduttore o finché i musicisti non ritengano opportuno modificare la propria frase o smettere di suonare. Questa premessa consente al conduttore di guidare l’improvvisazione, facilitando la costruzione di infiniti edifici musicali.
L'ideatore del Ritmo con Señas è Santiago Vazquez,
percussionista, polistrumentista, compositore, direttore, produttore, formatore e generatore di progetti musicali.
Dalla comparsa del suo primo disco “Santiago Vazquez y Puente Celeste”, nel 1998, è un referente della scena musicale argentina. I suoi progetti hanno ricevuto i premi: Clarín Revelación de Jazz, Clarín Revelación de Folklore, Premio al Creativo del Año (Círculo de Creativos Argentinos), Premio Konex come uno dei cinque migliori musicisti jazz del decennio.
Il laboratorio è il luogo di formazione, studio e sperimentazione all’interno dei vasti mondi del ritmo, dell'improvvisazione, della composizione.
Può essere aperto a qualsiasi strumento e conoscenza musicale.
Utilizzando questa lingua di gesti si sviluppano aspetti della musica come il ritmo, l’ascolto, l’interazione, la creatività, la memoria e la consapevolezza musicale. Aspetti chiave quando vogliamo creare musica da soli e con altri, quando componiamo, quando insegniamo.
Teoria e pratica coesistono in un’unica esperienza di immersione musicale collettiva.
Un concerto di Ritmo con Segni nasce dall'esigenza di riportare la performance musicale al centro della comunità. È un concerto incerto, imperfetto, ricco di sorprese e scoperte, azzardi ed equilibri instabili. È anche un concerto ad "alto tasso ritmico", in cui i corpi presenti sono chiamati a partecipare all'accadimento sonoro e sociale che la musica crea.
Se non troverai qui le risposte alle tue domande, contattaci.
Sì. Esiste un vero e proprio dizionario della lingua gestuale del Ritmo con Segni: il "Manuale di Ritmo con Segni".
Sì. Questa pratica è accessibile fin dal primo momento, ciononostante, ovviamente, si arricchirà quante più competenze e conoscenze avranno i partecipanti.
È sempre consigliabile che almeno il direttore abbia una buona conoscenza della musica e di questa lingua, in modo da facilitare il procedere degli incontri e dell’apprendimento di tutto il gruppo.
Questa lingua è stata sviluppata pensando, inizialmente, ad un gruppo di musicisti esperti e professionisti. I segni che la compongono servono a coordinare lo sviluppo di dinamiche ritmiche dalle più semplici alle più complesse.
Sì. Il Ritmo con Segni serve per sviluppare principalmente l’aspetto ritmico dell’improvvisazione di gruppo e si può utilizzare con qualsiasi strumento. Esistono, inoltre, alcuni segni pensati per sviluppare aspetti melodici e armonici.
Inizialmente non è necessario. Procedendo con l’allenamento si impareranno naturalmente alcuni principi di lettura ritmica. Tuttavia, essendo alcuni segni di livello intermedio o avanzato basati sulla notazione mensurale, chi ne fosse già a conoscenza avrebbe con questi meno difficoltà.
No. In questa lingua/gioco/pratica mettiamo in atto la nostra “personalità musicale”, l’esperienza e la competenza con lo strumento e di certo ci consentirà di imparare dalla musica stessa e dai compagni di viaggio. Tuttavia, per un musicista, nulla rimpiazza lo studio della tecnica dello strumento, dei ritmi e delle tradizioni che riguardano la grammatica, la teoria e la conoscenza musicale di ciascuno strumento. Queste conoscenze renderanno la pratica del Ritmo con Segni molto più ricca e interessante per i musicisti e per il pubblico.
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